sabato 14 gennaio 2012

Ruyard

Caldo, tira il vento non si sa, cachasa e grappa e volontà,in questo lago artificiale che danneggia l’anima, vestita a festa anche il dottore l’accento un po’ meridionale, sforna ricette e droghe usate per passare all’aldilà, di là dal fondo del secchiello del ragazzino col coltello che intaglia i salici piangenti mentre si gioca a briscola
Si alza il sole all’orizzonte qui sul lungo mare di Bahia.

Ed il pastore impreca sul suo gregge c’è che si fotte della legge, c’è chi si taglia e chi si uccide chi si ubriaca di bontà. Comizi organizzati e duty free, chi entra in acqua e fa pipì chi si distrugge dalle canne chi non vorrebbe essere qui, l’eroe di guerra è ritornato, o mamma mia quant’è cambiato, ha il viso pallido e sciupato e un conto in banca da pascià

C’è chi piange e chi ha la tosse qui sul lungo mare di bahia.

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